venerdì 12 dicembre 2014

DOMENICA PIELI E I SUOI ALLIEVI

SALA FORUM FAENZA
Viale delle Ceramiche 13
dal 6 al 18 dicembre 2014
orario: tutti i giorni 16:00-19:00/ sabato e festivi 10:00-12:00/16:00-19:00



La Scuola di Domenica
di Livietta Galeotti Pedulli

Una mostra di pittura di singolare interesse è stata inaugurata sabato 6 Dicembre 2014 nella Sala Forum di Faenza e resterà aperta fino al 18 Dicembre.

Domenica Pieli
In essa un'artista marradese espone tre sue opere, tra le quali si impone agli occhi del visitatore il soggetto sacro che porta il titolo "Guarda colui che guarda" raffigurante la Vergine Maria, San Giovanni e il Bambino fissati in un momento di intensa profondità luministica; e due paesaggi, uno primaverile e l'altro innevato, entrambi nel suggestivo ambiente naturale circostante la casa dell'artista.
    
Domenica Pieli

















Se queste tre opere sono bastanti a rafforzare
Domenica Pieli
la crescente consapevolezza della statura artistica di una pittrice di grande talento, della quale i Marradesi vanno giustamente orgogliosi, si deve tuttavia fare osservare che la mostra non è dedicata a Domenica Pieli artista, bensì alla sua attività come maestra d'arte nei corsi annuali organizzati dall'AUSER all'interno della Biblioteca Comunale di Marradi e rivolti a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla pittura sotto la guida di una persona che sappia comunicare qualche frammento di quei segreti che permettono di tradurre in immagini il desiderio di esprimere il proprio mondo interiore.


Marina Baldassarri
Nove allievi, in maggioranza marradesi, espongono alcune delle opere realizzate durante i corsi. Sono copie da composizioni predisposte dalla maestra (calamaio, penna, carta, libro e lampada) nell'intendo di suggerire un tema legato a Dino Campana e i suoi "Canti Orfici", ricorrendo quest'anno il centenario della prima edizione dell'opera, oppure libere interpretazioni dei suoi testi poetici; ma anche paesaggi, nature morte, ritratti, eseguiti individualmente dagli allievi secondo il proprio gusto e le proprie scelte tematiche.
Marina Baldassarri

Alcuni rivelano una già raggiunta padronanza del linguaggio, come Marina Baldassarri, elegante e delicata nelle sue stesure pittoriche. Tutti comunque, anche i più acerbi, si affacciano ad affermare la propria creatività espressiva con dedizione e concretezza, senza mai sbavare in linguaggi insoluti di nebulosità informale, variopinta e vacua. E' probabile che la maestra li sproni a guardare da vicino il reale e a chiamare le cose con il loro nome, anche quando i soggetti nascono nel gran crogiolo immaginifico della fantasia.


Danila Calderoni
Danila Calderoni
Molte le opere che restano impresse. Tra le più suggestive, le figurazioni ispirate a Campana di Danila Calderoni, dove l'autrice si spinge oltre la ricerca del "gradevole", per attingere alla complessità di un universo poetico che vuole sondare coi mezzi critici della sua acuta intelligenza.









Chiare, luminose, a lungo accarezzate le nature morte di Susanna Moretti.

Susanna Moretti
Susanna Moretti

Stefano Fabbri
Stefano Fabbri
Diversi fra loro, ma uniti nell'amore per la pittura, Stefano e Matteo Fabbri, padre e figlio: il primo, autore di una felice "sintesi campaniana", dove appaiono solo capigliatura, baffi e libro; il secondo, assai dotato, veloce nel tratto, teso alla sperimentazione di modalità stilistiche differenti.

Matteo Fabbri

Matteo Fabbri

Mariaemilia Donati
Mariaemilia Donati
Di Mariaemilia Donati colpisce la capacità di accendere di luce le immagini, pur nella varietà dei soggetti, che vanno dai fiori ai paesaggi, al ritratto. 







Romana Cattani
Romana Cattani
Romana Cattani ci attrae col suo "Cortile", in cui sulle antiche lastre di pietra razzolano le galline, in una quotidianità guardata con occhio sereno e affettuoso.



Filippo Nannetti si concentra sul ritratto: e sa renderlo con ottimo senso delle proporzioni, modernità di taglio e intensità cromatica.


Filippo Nannetti

Filippo Nannetti

Camilla Vassura
Camilla Vassura
Per ultima, la prima delle allieve di Domenica Pieli, in ordine di tempo: sua figlia Camilla, ceramista oggi esperta e stimata, nel passato bambina che modellava la creta sotto la guida della madre pittrice. Nelle sue ceramiche si ammira la finezza delle figurine scolpite, ma anche l'attraente brillìo degli smalti, dei lustri, degli ori che sa ottenere con grande perizia tecnica.




Una maestra e i suoi allievi: la circolarità di un rapporto nel quale chi dà e chi prende non è sempre definito a priori, nel quale ciò che conta è la tensione emotiva del desiderio che si accende, il desiderio dell'arte come linfa di vita.