SALA FORUM FAENZA
Viale delle Ceramiche 13
dal 6 al 18 dicembre 2014
orario: tutti i giorni 16:00-19:00/ sabato e festivi 10:00-12:00/16:00-19:00
La
Scuola di Domenica
di
Livietta Galeotti Pedulli
Una
mostra di pittura di singolare interesse è stata inaugurata sabato 6
Dicembre 2014 nella Sala Forum di Faenza e resterà aperta fino al 18
Dicembre.
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Domenica Pieli |
In
essa un'artista marradese espone tre sue opere, tra le quali si
impone agli occhi del visitatore il soggetto sacro che porta il
titolo "Guarda colui che guarda" raffigurante la Vergine
Maria, San Giovanni e il Bambino fissati in un momento di intensa
profondità luministica; e due paesaggi, uno primaverile e l'altro
innevato, entrambi nel suggestivo ambiente naturale circostante la
casa dell'artista.
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Domenica Pieli |
Se
queste tre opere sono bastanti a rafforzare
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Domenica Pieli |
la crescente
consapevolezza della statura artistica di una pittrice di grande
talento, della quale i Marradesi vanno giustamente orgogliosi, si
deve tuttavia fare osservare che la mostra non è dedicata a Domenica
Pieli artista, bensì alla sua attività come maestra d'arte nei
corsi annuali organizzati dall'AUSER all'interno della Biblioteca
Comunale di Marradi e rivolti a tutti coloro che vogliono avvicinarsi
alla pittura sotto la guida di una persona che sappia comunicare
qualche frammento di quei segreti che permettono di tradurre in
immagini il desiderio di esprimere il proprio mondo interiore.
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Marina Baldassarri |
Nove
allievi, in maggioranza marradesi, espongono alcune delle opere
realizzate durante i corsi. Sono copie da composizioni predisposte
dalla maestra (calamaio, penna, carta, libro e lampada) nell'intendo
di suggerire un tema legato a Dino Campana e i suoi "Canti
Orfici", ricorrendo quest'anno il centenario della prima
edizione dell'opera, oppure libere interpretazioni dei suoi testi
poetici; ma anche paesaggi, nature morte, ritratti, eseguiti
individualmente dagli allievi secondo il proprio gusto e le proprie
scelte tematiche.
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Marina Baldassarri |
Alcuni
rivelano una già raggiunta padronanza del linguaggio, come Marina
Baldassarri, elegante e delicata nelle sue stesure pittoriche. Tutti
comunque, anche i più acerbi, si affacciano ad affermare la propria
creatività espressiva con dedizione e concretezza, senza mai sbavare
in linguaggi insoluti di nebulosità informale, variopinta e vacua.
E' probabile che la maestra li sproni a guardare da vicino il reale e
a chiamare le cose con il loro nome, anche quando i soggetti nascono
nel gran crogiolo immaginifico della fantasia.
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Danila Calderoni |
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Danila Calderoni |
Molte
le opere che restano impresse. Tra le più suggestive, le figurazioni
ispirate a Campana di Danila Calderoni, dove l'autrice si spinge
oltre la ricerca del "gradevole", per attingere alla
complessità di un universo poetico che vuole sondare coi mezzi
critici della sua acuta intelligenza.
Chiare,
luminose, a lungo accarezzate le nature morte di Susanna Moretti.
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Susanna Moretti |
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Susanna Moretti |
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Stefano Fabbri |
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Stefano Fabbri |
Diversi fra loro, ma uniti nell'amore per la pittura, Stefano e
Matteo Fabbri, padre e figlio: il primo, autore di una felice
"sintesi campaniana", dove appaiono solo capigliatura,
baffi e libro; il secondo, assai dotato, veloce nel tratto, teso alla
sperimentazione di modalità stilistiche differenti.
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Matteo Fabbri |
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Matteo Fabbri |
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Mariaemilia Donati |
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Mariaemilia Donati |
Di Mariaemilia
Donati colpisce la capacità di accendere di luce le immagini, pur
nella varietà dei soggetti, che vanno dai fiori ai paesaggi, al
ritratto.
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Romana Cattani |
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Romana Cattani |
Romana Cattani ci attrae col suo "Cortile", in
cui sulle antiche lastre di pietra razzolano le galline, in una
quotidianità guardata con occhio sereno e affettuoso.
Filippo
Nannetti si concentra sul ritratto: e sa renderlo con ottimo senso
delle proporzioni, modernità di taglio e intensità cromatica.
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Filippo Nannetti |
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Filippo Nannetti |
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Camilla Vassura |
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Camilla Vassura |
Per
ultima, la prima delle allieve di Domenica Pieli, in ordine di tempo:
sua figlia Camilla, ceramista oggi esperta e stimata, nel passato
bambina che modellava la creta sotto la guida della madre pittrice.
Nelle sue ceramiche si ammira la finezza delle figurine scolpite, ma
anche l'attraente brillìo degli smalti, dei lustri, degli ori che sa
ottenere con grande perizia tecnica.
Una
maestra e i suoi allievi: la circolarità di un rapporto nel quale
chi dà e chi prende non è sempre definito a priori, nel quale ciò
che conta è la tensione emotiva del desiderio che si accende, il
desiderio dell'arte come linfa di vita.