giovedì 8 maggio 2014

La cucina della Domenica


M E N U'

LA CUCINA DELLA DOMENICA

Crespino del Lamone, Venerdì 4 aprile 2014



PRIMI PIATTI

1. I bassotti

2. I manfrigoli con fagioli

3. Gli strozzapreti


SECONDI E CONTORNI

4. I lessi
5. Il polpettone con patate al prezzemolo
6. Il cacio fritto

DOLCI

7. Frittelle di castagne


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I bassotti 

Considerata una "minestra" tipica della festa, inventata da un cuciniere di Civitella di Romagna al servizio di Garibaldi, i "bassotti" furono introdotti a Marradi da un abile cuoco romagnolo della famiglia Torriani. Il nome deriva dal fatto che al primo esperimento la pasta anziché lievitare rimase schiacciata in fondo alla teglia.
Si tratta di tagliolini cotti in forno col brodo che originariamente era fatto con le ossa povere del maiale, conditi con pecorino, pane grattugiato e strutto.
La ricetta da noi realizzata è una variante fatta con un buon brodo di gallina (circa 1 litro e mezzo) e abbondante parmigiano grattugiato mescolato a noce moscata.
Per 6 persone è sufficiente tirare una sfoglia con 500 gr di farina e 5 uova da cui ricavare dei tagliolini (tagliatelle sottilissime). Disporre alcuni fiocchetti di burro sul fondo di una teglia e posizionare un primo strato di tagliolini, spolverate col parmigiano e noce moscata e altri fiocchetti di burro e continuate per altri due strati. Passate in forno a 150°a gratinare per circa 10 minuti, aggiungete il brodo caldo fino a coprire completamente i bassotti e rimettere in forno a 180° per circa 20-25 minuti fino a che il brodo sia completamente assorbito e si sia formata una crosticina dorata. Servire a quadrotti come per le lasagne al forno.



I manfrigoli con fagioli

I "manfrigoli" sono un minestra per le persone che, come me, non sanno tirare la sfoglia, ma amano impastare. Di solito venivano fatti con gli avanzi della sfoglia che cominciavano a seccare. Si possono cuocere anche in brodo, ma per la domenica sono ottimi con i fagioli.
Sempre per 6 persone preparare un'impasto con 500 gr di farina e acqua q.b. per ottenere un impasto abbastanza duro. Lasciar riposare ed intanto preparare il condimento. In un tegame far appassire con olio e un po' d'acqua un trito di carota, scalogno (o cipolla), sedano e uno spicchio d'aglio; aggiungere poi 300 gr di fagioli borlotti lessati (circa 2 scatole), far cuocere per mezz'ora aggiustando di sale e pepe a piacere e aggiungendo un po' d'acqua. Passare tutto al setaccio e poi mettere in pentola con circa 2 litri di acqua. Far bollire per almeno mezz'ora.
Intanto ricavate dei rotoli dall'impasto, tagliate delle rondelle e cominciate, con l'aiuto di una lunetta, a fare i "manfrigoli", tritandoli non troppo fini e diseguali (se sono troppo morbidi. Disponeteli allargati sulla spianatoia fino al monemto di cuocerli lasciandoli un po' a seccare sulla spianatoia o in vassoi. Portare ad ebollizione il brodo di fagioli aggiustare di sale e poi cuocervi i manfrigoli per circa 2 minuti; lasciar riposare prima di servire.

Gli strozzapreti


Piatto preparato dalle famiglie più povere per i parroci, in occasione delle benedizioni pasquali delle case, gli "strozzapreti" sono un gustoso e delicato piatto della domenica. Per 6 persone si prepara un impasto con 500 gr di farina, acqua q.b., un pizzico di sale e volendo un uovo (ma non è necessario), far riposare per un'oretta e poi tirare la sfoglia. Ritagliare delle strisce larghe 5 cm circa e poi prendendole tra le mani arrotolare le strisce formando dei bigoli che vengono strappati alla lunghezza di 8-10 cm circa. Mentre gli strozzapreti asciugano prepare un sughetto semplice al pomodoro con olio, scalogno tritato, passato di pomodoro, un po' di zucchero e sale, allungando con acqua; far cuocere mezz'oretta, cuocere gli "strozzapreti" in acqua bollente salata e condire con la salsa al pomodoro.


Il polpettone con patate al prezzemolo

Tralascio le istruzioni per le patate al prezzemolo e i lessi ricordando che per ottenere un buon brodo la carne va messa a freddo, mentre per ottenere dei lessi gustosi le carni vanno aggiunte quando l'acqua è a bollore.
Mi soffermo invece sul polpettone in brodo, unico piatto della domenica di mia nonna, che destasse in me qualche interesse, destestando lessi e galline in brodo. Veniva preparato con avanzi di carne, pane raffermo e le verdure lesse del brodo. Lo si può cucinare, in mancanza del brodo, anche in acqua bollente salata.
Essendo un secondo di accompagnamento saranno sufficienti 200 gr di lesso (gallina o manzo) tritato con le verdure del brodo, alcune patate lesse passate al setaccio, pane grattugiato, 50 gr di parmigiano grattugiato, un trito di aglio e prezzemolo e 2 uova. Impastare bene il tutto, stenderlo sulla spianatoia, metterci in mezzo una carota lessa, rigirare formando un rotolo ben pressato; avvolgere in un panno o in carta stagnola e far bollire nel brodo o in acqua e sale per mezz'ora. Far raffreddare e poi tagliare a fette.

Il cacio fritto

Si faceva con le caciotte di formaggio pecorino che presentavano delle imperfezioni: muffe, vuoti d'aria, crepe, eccetera. E' molto semplice: si taglia a bastoncini il cacio, si fa una pastella densa con farina, uova, sale e un po' di acqua o latte. Si porta a temperatura l'olio di semi in una padella da frittura, si passa in pastella il cacio e si frigge. Scolare bene e servire il cacio fritto ben caldo.

Le frittelle di castagne

Preparare scorza di arancio e rosmarino ben tritati, fare poi una pastella non troppo liquida, ne troppo densa (come per le miacciole) con la farina di castagne, aggiungere il trito, un filo d'olio e un pizzico di sale. Lasciar riposare almeno un'ora, poi friggere in abbondande olio di semi versando un cucchiaio o due alla volta per ottenere delle frittelle di poco meno di 10 cm di diametro. Scolare, spolverizzare di zucchero semolato e servire calde.